giovedì 11 dicembre 2014

Ciò che conta non è la volontà di vincere: quella c'è l'hanno tutti. Ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere
Chi vince chi usa anche meglio la mente, chi non si fa prendere dall’ansia in gara, chi è più concentrato, chi usa meglio le proprie risorse.
Poiché “ a nessuno è concesso di evitare la peggiore delle compagnie, quella di se stesso”.

domenica 7 luglio 2013

Il modo piu veloce per aumentare potenza e velocità. Garantito.

Il tempo è l’unico vero capitale che un essere umano ha e l’unico che non può permettersi di perdere. Sono parole di Thomas Edison.

Moltissime persone perdono tanto tempo a scoprire qualcosa che è già stato scoperto, a inventare nuovamente la ruota, commettendo sbagli nel frattempo, a volte fatali.

Che si tratti di vincere il tour de France o solo la gara di casa, poco importa. Ciò che conta è che tagliare un albero con una sega spuntata, vuol dire impiegare moltissimo tempo in più rispetto al fermarsi, affilare la lama e continuare a tagliare.

E importante agire ma “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, partire con il piede giusto significa riflettere e prendere giuste decisioni, sprovvisti di una buona mappa ci si può trovare a girare per diverse strade prima di arrivare a destinazione o non arrivarci mai.

Ti sei mai chiesto quanto tempo butta via chi è solito perdersi, cercando e ricercando la strada giusta?

Se vuoi performare al max e vivere con forza e con passione il tuo sport fai il primo passo verso il successo, chiamami. Fallo ora!

domenica 28 agosto 2011

La SFERA il meccanismo mentale del campione!

La SFERA si basa su 5 fattori fondamentali, e sono raccolti appunto, nell’acronimo SFERA coniato da Giuseppe Vercelli noto psicologo dello sport. Giuseppe crede che la condizione mentale della massima prestazione si possa paragonare ad una sfera in quanto forma geometrica simbolo di perfezione.
Un atleta che si appresta a “vivere” una competizione non può aspettarsi di rivivere una situazione che ha già vissuto, però una delle caratteristiche del campione “è quella di vedere quello che gli altri non vedono”. Per questo motivo, un campione usa la percezione immaginativa per entrare in “Sincronia” con l’evento, cogliendo tutte le informazioni che si trovano sotto “soglia” rispetto alla normale percezione. Il campione entra in “Sincronia” con tutto ciò che lo circonda per vivere al meglio il momento presente, al di là delle aspettative create dalla sua mente!
Noi in quanto essere umani conosciamo il mondo attraverso i messaggi che i nostri sensi trasmettono al cervello.
“Il mondo è presente all’interno della nostra mente, la quale è all’interno del nostro mondo”.
In pratica siamo prigionieri del senso che abbiamo dato al”nostro mondo”: portandoci dietro i suoi limiti e le sue contraddizioni, le spiegazioni, le scoperte e le invenzioni.
Entrare nella SFERA della massima prestazione significa “costruire uno stato mentale che porti alla più funzionale rappresentazione della realtà”.
Entrare nella SFERA significa compiere un “rituale” di attivazione che agisce in 2 direzioni: 1° la costruzione di una metafora funzionale alla situazione, 2° l’attenzione sistematica ad uno o più fattori della sfera che diventano punti attrattori attorno ai quali si costruisce la massima prestazione. In pratica, il punto attrattore è il punto da cui si parte per definire la relazione con quello che seguirà!
L’entrata nella SFERA della massima prestazione è strettamente connessa alla capacità di autoregolarsi, di portarsi cioè nel migliore equilibrio psicofisico!
La SFERA è la struttura che connette l’atleta agli altri, alla natura, al movimento, alla competizione e alla vittoria!
Lo scrittore Richard Bach disse: “L’atleta vincente “ ha il senso dell’avventura che deve ancora venire, non il ricordo del passato come unico momento in cui ha vissuto”.

Tutte le componenti della SFERA sono qualità positive e desiderabili per raggiungere il max risultato possibile. Essere nella SFERA significa avere allo stesso tempo la percezione dei dettagli e la consapevolezza di tutto.

sabato 27 agosto 2011

Corpo-mente-spirito

Non puoi lavorare su una e tralasciare l’altra. Semplicemente non funziona.

Per capire questo punto faccio uso di una metafora:

Abbiamo tre contenitori: nel primo c’è dell’acqua, nel secondo c’è del ghiaccio, nel terzo c’è del vapore. Di cosa stiamo parlando? Di noi stessi.
Tre aspetti della stessa cosa.

Ora tutti sappiamo cos’è l’acqua e sappiamo anche che se la raffreddiamo otterremo ghiaccio, quindi sempre acqua solo più fredda, ma sappiamo anche che se la riscaldiamo oltre una certa temperatura otterremo del vapore; ma è sempre acqua solo più calda.

Ora l’acqua è la nostra mente, il ghiaccio è il nostro corpo, il vapore è il nostro spirito.

Non mi soffermo sullo spirito sarebbe troppo lungo e non indicato in questo contesto per quanto sia tutto collegato. Ma parliamo di corpo e mente, acqua e ghiaccio.

Possiamo modificare uno senza ottenere dei risultati (positivi o negativi) nell’altro? No, non possiamo farlo.

Se i ghiaccioli che troviamo sono sporchi di rosso ( il nostro corpo) possiamo deciderli di eliminarli, ma dopo poco ne troveremo altri e cosi via. E inutile eliminare i ghiaccioli sporchi perche è l’acqua (la nostra mente) che è sporca di rosso. Possiamo continuare tutta la vita a gettar via ghiaccioli sporchi ma non otterremo nulla. Dobbiamo ripulire l’acqua, ripulire l’acqua, ripulire l’acqua.

Quindi lavora sulla tua mente, lavora sulle tue credenze, lavora sulle tue convinzioni, sulla tua identità, lavora dall’interno per ottenere pulizia all’esterno.

Uno dei modi per farlo è rivolgerti ad un Mental Coach come me, e farti aiutare.

Contattami: info@pugliesetrainig.com